Autopalace

L'Autopalace è un edificio risalente ai primi del XX secolo in stile Liberty, nato come autorimessa per la linea di trasporto pubblico Mogliano–Corridonia–Macerata. Attivo sin dai primi del Novecento, ha contribuito allo sviluppo del territorio.
La storia dell’Autopalace inizia nel 1910, quando la ditta Caradonna & Bettucci, titolare del servizio di trasporto Mogliano–Pausola–Macerata, chiese al Comune di Mogliano l’autorizzazione a costruire un edificio per il rimessaggio dei mezzi. Il Consiglio comunale ne approvò la realizzazione solo nel 1912, cedendo l’area per la somma forfettaria di 2.500 lire e riservandosi un diritto di prelazione sull’acquisto dell’immobile una volta ultimato. Il Comune impose inoltre alla ditta l’obbligo di svolgere un servizio postale, per il quale si impegnava a corrispondere un contributo annuo di 4.000 lire. L’edificio fu successivamente realizzato su progetto dell’ingegnere Gaetano Caradonna dall’impresa Giuseppe Salsiccia. L’Autopalace presenta una pianta rettangolare di 15 metri di lunghezza per 4,5 metri di larghezza. È interamente costruito in laterizi intonacati con cemento levigato lasciato al naturale. Una delle sue pareti è addossata alla Rocca medievale di Mogliano. La struttura si sviluppa su due livelli: il piano inferiore, più esteso, era originariamente destinato a rimessa per le vetture, con ampie aperture carrabili su entrambi i lati; il piano superiore, di dimensioni ridotte, è affiancato da due terrazze praticabili. Curiosità L’Autopalace di Mogliano non è un caso isolato: insieme a quelli di Macerata (opera del Cantalamessa), Corridonia e della Macina di Mogliano (entrambi progettati dal Caradonna), rappresenta una delle prime testimonianze della rete di trasporto pubblico nel maceratese, inizialmente gestita dalla ditta SIAMP, poi divenuta SIAMC. Oggi l’edificio è utilizzato come sala per riunioni e incontri pubblici.