Cattedeale di San Catervo
Altomedievale per fondazione (VII-IX secolo), ma riedificata nel '200 e completamente rifatta intorno al 1830, questa cattedrale è dedicata a S. Catervo, patrono della città. All'interno vi è conservato il grande sarcofago dei Ss.Catervo, Settimia e Basso (IV sec. D.C.).
La vita della cattedrale di San Catervo presenta tre fasi salienti. Della prima, iniziata prima del mille, si sa poco. Non si conoscono forma e ampiezza del primo edificio: rimane una splendida lunetta in marmo con angeli e apostoli ei quattro leoni che sorreggono il sarcofago del Santo. La seconda fase iniziò nel 1256, quando i monaci benedettini di San Catervo chiedono e ottengono dal Papa Alessandro IV di restaurare la chiesa, che assume la forma a tre navate in stile romanico ogivale. Di questa costruzione resta una parte nella Cappella di San Catervo, detta allora cappella della SS. Trinità. Nel 1820 si volle dare un nuovo assetto all’ormai vecchio edificio. L’incarico fu dato in un primo tempo al pittore Tolentinate Giuseppe Lucatelli ed in un secondo momento, all’architetto maceratese conte Filippo Spada. L’edificio a tre navate fu realizzato a croce latina con transetto terminante con due cappelle radiali. All’interno della cattedrale troviamo notevoli opere d’arte tra cui una Pietà in pietra di provenienza nordica.