Chiesa di S. Lucia

La chiesa di Santa Lucia, eretta nel XII secolo è la parrocchiale di Serravalle di Chienti. Al suo interno conserva affreschi di Giovanni Angelo D'Antonio e dei fratelli Simone e Giovanni Francesco De Magistris.
La chiesa, situata lungo l’asse ovest-est nel centro del borgo, domina un ampio sagrato rialzato su terrazzo e collegato alla strada da una larga gradinata. La facciata a capanna, rivolta a ponente, presenta un rivestimento in pietra nella parte inferiore e laterizi nella superiore, racchiusi in una cornice anch’essa in pietra. Al centro si apre il portale d’ingresso sormontato da un rosone, mentre a coronamento del prospetto si trova un timpano triangolare. Annesso alla parrocchiale è il campanile a base quadrata, costruito nel Cinquecento; la cella campanaria presenta su ogni lato un’apertura a tutto sesto ed è coperta da un tetto a padiglione in coppi. All’interno l’edificio si compone di un’unica navata, scandita da lesene, sulla quale si imposta la volta a botte in camorcanna, suddivisa in quattro campate (due più lunghe e due più corte). Alle pareti laterali si trovano altari lignei intagliati con tele cinquecentesche e seicentesche. In controfacciata è collocata la cantoria, che ospita un organo settecentesco di autore ignoto. Al termine della navata si sviluppa il presbiterio, rialzato di un gradino e introdotto da un arco santo a sesto ribassato, chiuso dall’abside intradossata di forma circolare, con due porte che conducono alla cappella feriale. La cappella, posta dietro l’abside in posizione ortogonale, fu aggiunta nel Quattrocento all’edificio originario del XII secolo e in seguito divenne oratorio autonomo. Composta da due campate con volta, è decorata da affreschi: nelle strombature dell’arco di accesso sono emersi durante i restauri degli anni ’80 affreschi attribuibili a Giovanni Angelo D’Antonio, datati 1465, raffiguranti la Madonna col Bambino, San Benedetto e San Bernardino da Siena. Nella parete di fronte all’ingresso si trova un affresco con la Madonna in trono col Bambino e i Santi Rocco, Lucia, Giovanni Battista e Sebastiano, probabilmente opera di un artista umbro dei primi anni del XVI secolo. Tra il 1562 e il 1565 circa, la cappella fu decorata con affreschi dei fratelli Simone e Giovanni Francesco de Magistris, che mostrano elementi formali romani, in particolare raffaelleschi. Nella parete di fondo, in una nicchia, è raffigurata la Crocifissione, firmata e datata probabilmente 1565 da Simone, riconoscibile per l’ampia composizione, la solida prospettiva e la gamma cromatica variata tra toni luminosi e scuri. Nella vela soprastante la Crocifissione è rappresentato l’Eterno in gloria, mentre nelle altre vele, entro medaglioni, si trovano l’Ultima Cena, la Resurrezione e l’Ascensione, attribuibili, per qualità inferiore, al meno dotato fratello Giovanni Francesco.