Chiesa Santissima Addolorata
La Chiesa della Santissima Addolorata, risalente al XV secolo, conserva affreschi del '500, opere pittoriche e un suggestivo gruppo ligneo della Passione, ancora oggi usato nelle celebrazioni pasquali.
Non si conosce con precisione quando sia stata edificata, ma le sue forme architettoniche la fanno risalire al XV secolo circa. Dai documenti storici risulta che questa fosse la sede della pievania di San Lorenzo, prima della costruzione della Collegiata omonima nel 1800. Nel 1828, non essendo più sede parrocchiale, la chiesa fu acquistata dalla Confraternita dell’Addolorata, che le attribuì il nuovo nome e ne fece la propria sede. L’edificio, costruito in mattoni a faccia vista, presenta contrafforti di sostegno sul lato nord e uno stile che richiama l’architettura della coeva Chiesa della Maestà. Il portale in pietra bianca, di origine romana e quasi certamente proveniente da un arco trionfale, è un elemento di particolare rilievo. La facciata subì un rifacimento nel 1886 quando, per allinearla agli edifici del corso, fu arretrata di circa un metro e mezzo e il rosone, originariamente circolare, fu trasformato in semicircolare. L’interno è a navata unica, con tetto ligneo a capriate, abside dietro l’altare e cinque nicchie lungo le pareti, corrispondenti alle strutture esterne di rinforzo. Gli affreschi, risalenti ai primi del Cinquecento e restaurati di recente, decorano le pareti. Sulla parete sinistra dell’ingresso si trovano il Battesimo di Cristo con San Giovanni e la Madonna col Bambino seduta in trono tra San Sebastiano e San Rocco; sotto quest’ultima, un riquadro riporta una scritta che ricorda un evento straordinario avvenuto a Urbisaglia il 14 giugno 1530. Seguono un dipinto su tela ad olio di Giuseppe Locatelli, raffigurante la Madonna di Loreto con Sant’Antonio da Padova e Sant’Antonio Abate, realizzato prima che l’artista fosse chiamato a Milano da Napoleone Bonaparte, e un altro affresco con Sant’Antonio Abate in trono tra gli angeli, affiancato in alto da riquadri con l’Annunciazione e scene della vita del santo. Chiudono la parete le figure di Santa Lucia e San Rocco. Sulla parete destra sono visibili una Madonna in trono con Bambino, accanto a un frammento di ex voto, e le immagini di Santa Caterina d’Alessandria, Sant’Antonio da Padova e Santa Lucia. Poco più avanti è collocata una tela che mostra la Madonna di Loreto in volo con la Santa Casa, accompagnata da Sant’Antonio e Mosè. Vi è poi una Madonna in Gloria con Bambino, San Catervo che tiene in mano la città di Tolentino, Sant’Antonio da Padova e un santo non identificato, forse San Nicola da Tolentino. La parete si chiude con una Deposizione in cui compaiono il Padreterno in alto e San Giovanni a destra, accompagnata da frammenti dei Misteri del Rosario. Sulla parete di fondo, sopra le porte laterali dell’altare, si trovano a sinistra la Vergine della Purità col Bambino, proveniente da una chiesa scomparsa del XV secolo, e a destra un dipinto a tempera del tardo Ottocento raffigurante Sant’Andrea d’Avellino. La chiesa custodisce infine un gruppo ligneo dell’Ottocento utilizzato durante la processione del Venerdì Santo, raffigurante i personaggi della Passione: Gesù Morto, collocato sotto l’altare, la Vergine Addolorata, San Giovanni e Santa Maria Maddalena.