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Convento di Renacavata

Convento di Renacavata

Il Convento dei Cappuccini di Renacavata, fondato nel '500 per iniziativa di alcuni frati e per volontà della duchessa Caterina Cybo, è il luogo di nascita dell'ordine dei Frati Minori Cappuccini.

Gli inizi dell'ordine risalgono al 3 luglio 1528, quando fu fondato per iniziativa dei frati minori osservanti Ludovico e Raffaele da Fossombrone, con il supporto della duchessa di Camerino, Caterina Cybo. Desiderosi di condurre una vita più ispirata alla Regola di San Francesco, i due frati, seguiti da altri, chiesero alla Santa Sede di legittimare il loro desiderio di vivere una "vita eremitica", conforme ai primitivi modelli francescani. Dopo non poche difficoltà, grazie anche all'intervento della duchessa, ottennero da papa Clemente VII la bolla “Religionis Zelus” (3 luglio 1528), che sancì la nascita di un nuovo ordine francescano, accanto ai già esistenti Frati Minori Osservanti e Frati Minori Conventuali. I primi cappuccini si chiamavano “frati minori della vita eremitica”, in riferimento a uno stile di vita basato sulla Regola di San Francesco, vissuta in luoghi semplici e ritirati, ma non inaccessibili. L'ordine si ispirava all'ideale francescano di povertà, predicazione e assistenza ai bisognosi. I cappuccini cercavano di seguire l'esempio di San Francesco e dei suoi compagni, che vivevano appartati, come Gesù e gli apostoli sul monte Tabor, per nutrirsi dell’amore di Dio nella preghiera contemplativa e poi scendere a portare il fuoco della carità tra il popolo di Dio, in un’armonica sintesi di vita contemplativa e attiva. Il nome “cappuccini” nacque pochi anni dopo l’approvazione della bolla, quando i bambini di Camerino, città di origine dell’ordine, chiamavano i frati così per il caratteristico cappuccio a punta, simile a quello di Francesco. Questo soprannome divenne presto il nome ufficiale della congregazione, che da allora fu conosciuta come Frati Minori Cappuccini. Non molte sono le informazioni sui primi sviluppi del convento e della chiesa di Renacavata. La struttura fu donata dalla duchessa di Camerino verso il 1529 e, probabilmente intorno al 1540, lei stessa arricchì l'altare della piccola cappella con una preziosa maiolica di Santi Buglioni, che rappresenta una “sacra conversazione” tra la Vergine con Bambino e i santi Francesco e Agnese. L'iconografia rimanda al cuore della spiritualità francescana: da un lato il mistero dell'Incarnazione (la Vergine con il Bambino), dall'altro la Passione (Francesco stimmatizzato e Agnese con un agnellino, simbolo del sacrificio di Cristo). Si nota che Francesco è rappresentato con il saio cappuccino e la lunga barba, simbolo della vita eremitica. La chiesa fu dedicata nel 1663 alla Purificazione di Maria e arricchita da un altro altare dedicato a San Serafino da Montegranaro, forse in occasione della sua canonizzazione nel 1767. Da questo primo convento, l'Ordine si estese rapidamente in tutta Italia e nel mondo, accogliendo chiunque fosse chiamato da Dio a seguire più da vicino la strada tracciata da Francesco, arrivando fino ai giorni nostri. A Camerino, i frati continuano a vivere secondo l'esempio di San Francesco e dei primi fondatori dell'ordine, seguendo le orme del Cristo obbediente, povero e casto, e trasmettendo alle nuove generazioni il carisma francescano-cappuccino, in particolare grazie al Noviziato, che da secoli ha sede in questo convento.

Comune
Camerino
Indirizzo
Via Padre Onorio da Offida, 62032 Località Renacavata, Camerino (MC)
Telefono
+39 0737 644480
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