Ricettività
Museo Archeologico Statale

Museo Archeologico Statale

Il Museo, situato nel centro del paese, si sviluppa su due piani e offre ai visitatori reperti archeologici di Urbs Salvia, precedentemente conservati nel Museo Archeologico di Ancona.

Fra i materiali recuperati durante gli scavi degli anni '50, oltre alle monumentali iscrizioni esposte al piano superiore, alcuni capitelli e altri elementi architettonici in marmo, sono presentate alcune antefisse in terracotta dipinta, probabilmente appartenenti alla decorazione esterna dell'Anfiteatro romano, che si aggiungono a quelle recentemente rinvenute nel Criptoportico del parco archeologico di Urbs Salvia. Il Criptoportico e il soprastante Tempio, probabilmente dedicato al culto della Salus Augusta, forniscono varie classi di materiale ceramico esposto nel Museo: frammenti di vasellame a vernice nera, terra sigillata italica, e rare testimonianze della ceramica altoadriatica. Ampia e consistente è invece la campionatura delle lucerne e della comune terracotta. All'interno del Museo sono ospitati anche quattro mattoni dipinti, rinvenuti nel percorso "urbano" dell'Acquedotto romano: i due meglio conservati, restaurati con tecniche aggiornate, presentano le raffigurazioni di una divinità maschile e una femminile, interpretate come Giove e Minerva. Nelle sale interne è stata riprodotta fotograficamente in scala una porzione della parete affrescata del Criptoportico finora rimessa in luce, sulla quale spicca la fascia superiore con pannelli raffiguranti animali in lotta. Di straordinario interesse scientifico sono i due piccoli frammenti dei Fasti Consolari (detti anche Capitolini, poiché la redazione originale si conserva al Museo Capitolino di Roma), poiché sono gli unici incisi su pietra noti fuori di Roma. Questi sono esposti insieme a un frammento più grande dei Fasti Trionfali, rinvenuto nell'agro urbisalviense nei pressi di Entogge e acquistato nel 1922 da G. Moretti. Nella stessa sala sono esposte anche le monete meglio conservate, provenienti sia dai saggi dell'area del Tempio-Criptoportico che dall'Anfiteatro, tra cui spicca il denario argenteo di F. Carisius, coniato a Roma nel 46 a.C. È presente anche una selezione dei tipi più significativi di anfore, ricostruibili dai frammenti di orli e colli, che attestano la produzione e i commerci della città, anche con località distanti. Successivamente, si accede alle sale contenenti ritratti e sculture rinvenute nel Teatro, soprattutto durante gli scavi condotti da G. Annibaldi, che, insieme agli esemplari dei Musei Vaticani e del Palazzo di Lanciano, costituiscono la più consistente serie statuaria rinvenuta nelle Marche. Con l'auspicio che possano trovare una collocazione adeguata nel Museo, sull'esempio dei pregevoli oggetti già presenti, di proprietà dell'Amministrazione Comunale (torso di togato) e della Famiglia Buccolini (mattoni con bollo, ceramiche, base di statua), sono stati acquisiti anche due frammenti dell'iscrizione dedicata a C. Fufius Geminus nel Teatro (uno di proprietà privata, l'altro murato nell'abside della chiesa di S. Donato di Montefano). Infine, con la consulenza di G. Paci, è stata allestita una sezione epigrafica che include, oltre ai Fasti, le due monumentali iscrizioni dell'Anfiteatro, che forniscono informazioni interessanti: il personaggio Lucius Flavius Silva Nonius Bassus, che fece costruire il monumento; il numero di spettatori che poteva accogliere (5150); la data dell'inaugurazione, dopo l'81 d.C., con sontuosi giochi; le cariche ricoperte e, grazie alle notizie dello storico Flavio Giuseppe, le gesta compiute da Bassus a capo della ventunesima legione Rapax, culminate con la conquista della celebre roccaforte di Masada in Palestina.

Comune
Urbisaglia
Indirizzo
Traversa Piccinini, 62010 Urbisaglia (MC)
Telefono
+39 0733 50124 (Ufficio Turistico Comune di Urbisaglia)
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