Museo dei Legni Processionali “Mons. M. Manfroni”
Il Museo dei Legni Processionali, voluto dalla Confraternita del SS. Sacramento, custodisce legni sacri e preziose opere d’arte tra cui tele del XVI secolo, di Durante Nobili e Andrea De Magistris, e dipinti del XVIII secolo.
Il museo è situato attiguamente alla Chiesa della Madonna della Misericordia sorge il Museo dei legni processionali, restaurato completamente fra il 1999 e 2000, sotto la direzione dell’architetto Roberta Luciani e riaperto nel dicembre 2001. L'esposizione si snoda su due piani e vuole essere una testimonianza, oltre che della vita della Confraternita, anche di eventi del culto e delle tradizioni popolari, per cui si spiega la quantità predominante di oggetti di uso liturgico nelle processioni (croci, fanali, bastoni priorali, reliquiari, statue) in legno o cartapesta. Ai materiali poveri e ai semplici prodotti della devozione popolare si affiancano oggetti più ricchi e oreficerie di alto pregio: il grande velo omerale (1745), capolavoro di ricamo dovuto alle monache del convento di Corridonia; lo splendido ostensorio (1782) dell’orafo maceratese Domenico Piani. Nelle stanze trovano posto anche un angelo d’argento realizzato dopo il colera del 1865 e una corona d’oro che ha preso vita come ringraziamento per la fine della seconda guerra mondiale, forgiata con le quantità di prezioso metallo donate da ogni famiglia di Petriolo. Tra le tele, vanno segnalati anche due esempi della “scuola Lotto”, l’“Annunciazione” di Durante Nobili e la “Natività” di Giovanni Andrea de Magistris, oltre a una “Madonna della Pace” dipinta da Achille Gualtieri nel XVIII secolo. A disposizione c’è anche l’archivio delle Confraternite della Misericordia e del SS.mo Sacramento: libri dei conti, delle messe, delle adunanze, dello storico “monte frumentario”. Il testo più antico risale al 1553. Il museo è ospitato nei locali soprastanti la sacrestia della Confraternita del Santissimo Sacramento. Edificato nel XV secolo come Cappella dedicata alla Madonna della Misericordia, il Santuario fu ampliato e modificato nel tempo fino ad assumere, nel '700, la forma attuale ad opera dell'architetto Pietro Augustoni di Corno (1741-1815). All'interno della chiesa spicca la statua lignea della Madonna che adora il Bambino firmata e datata Giannantonio Aquilano, 1525. La statua del Bambino, probabilmente perduta durante un incendio documentato nel 1538, venne poi sostituita con l'immagine attuale, opera di Giulio Tomassy.