Torre Civica – Belvedere

La Torre Civica di Petriolo, eretta in epoca antica ma di datazione incerta, è alta circa 35 metri e si erge nel borgo. La Torre non è solo monumento storico, ma splendido belvedere su piazza San Martino e sulle dolci colline marchigiane.
Situata accanto alla chiesa parrocchiale dei SS. Martino e Marco, la Torre Civica è uno dei simboli più antichi del borgo: pur priva di data certa di fondazione, il Conte Giuseppe Sabbioni (1789‑1874) la definì “antichissima”. Al piano terra, sotto una volta a crociera originale, si conserva l’antica sacrestia di una chiesa cinquecentesca, e fino a tempi recenti qui si trovava anche la campana civica che, insieme a quella del convento, scandiva il ritmo della vita comunitaria. Nel 1575 furono necessari radicali interventi di restauro ad opera di maestri longobardi, compensati dalla Comunità con la somma di 40 fiorini. Altre notizie riferite ai restauri necessari periodicamente per mantenere funzionale la torre si hanno nel corso di tutto il XVIII secolo, fino a quello del 1793, su perizia dell’architetto comasco Pietro Augustoni (1741-1815). La torre civica aveva anche l’importante funzione di ospitare l’orologio pubblico, le cui origini risalgono a prima dell’anno 1623, anno in cui il pubblico consiglio discusse la proposta di eleggere il moderatore del “nuovo orologio”. Era infatti compito del moderatore, eletto annualmente, occuparsi di mantenere l’efficienza e la precisione del meccanismo dell’orologio. L’orologio era di fondamentale importanza, dai registri degli atti consiliari del XVIII secolo emerge che era oggetto delle cure e delle attenzioni degli amministratori dell’epoca. Ultimo in ordine di tempo, l’orologio a carica manuale realizzato nel 1912 dalla Fabbrica di Orologi Cesare Fontana di Milano e restato in funzione fino al 1997, anno in cui fu sostituito da un nuovo modello di tipo elettronico.