Autunno in provincia di Macerata tra foliage e boschi incantati
Chi visita la provincia di Macerata in autunno scopre un territorio che si trasforma in un set da film a colori caldi, dove ogni collina sembra dipinta a colpi di pennello. Il foliage dei Monti Sibillini accende le faggete con sfumature di rame e oro, mentre l’aria si riempie di profumi di legna, terra bagnata e funghi appena spuntati. È la stagione in cui i boschi si popolano di raccoglitori armati di cestino, alla ricerca di funghi, tartufi o di castagne da arrostire.
Non è solo la natura a essere generosa, nei boschi in autunno è anche tempo di magia e di leggende. Tra il muschio umido e le radici contorte, qualcuno giura di aver visto un mazzamurello, il folletto dispettoso che abita nei boschi marchigiane, sbucare accanto a un’esuberante amanita muscaria, il fungo rosso a pois bianchi. Sarà il freddo, sarà il vino novello, ma nei boschi del Maceratese è facile lasciarsi andare all’immaginazione, ogni tronco sembra una porta segreta, ogni fruscìo un piccolo incantesimo.
Quando arriva il weekend, l’atmosfera diventa festa. Le sagre con castagne, funghi, tartufi e legumi riscaldano cuori e animano borghi come Valfornace, Mogliano, Colmurano, Pollenza, Pieve Torina, Serravalle del Chienti, Ripe San Ginesio, Tolentino, Appignano e Cingoli. Le strade profumano di caldarroste e polenta fumante, si brinda con Vernaccia e si chiacchiera davanti ai bracieri. Le cucine preparano tagliatelle ai porcini, zuppe di legumi e dolci di castagne. Ricette semplici ma irresistibili, che raccontano la generosità della terra e l’arte dell’ospitalità marchigiana.
Tra una passeggiata nei boschi e un tramonto sui laghi, l’autunno in provincia di Macerata diventa un viaggio tra gusto e poesia, natura e leggenda. Qui il ritmo rallenta, il cuore si scalda e il mondo sembra un po’ più gentile forse grazie alla magia di un mazzamurello che ride, nascosto dietro una foglia di castagno.
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