Biblioteca Comunale “Scipione Gentili”
La Biblioteca comunale “Scipione Gentili” è alloggiata in una serie di 5 ambienti luminosi, al primo piano dell’ala Nord del Palazzo del Comune. L’accessibilità è garantita dalla presenza dell’ascensore e dalla mancanza di seri ostacoli. E’ aperta al pubblico il martedì e il giovedì, salvo le festività, ma essendo il servizio svolto sotto forma di volontariato, è consigliabile contattare il Comune di San Ginesio o accordarsi con le addette. Lo stesso dicasi per il Fondo del CISG, ubicato al piano terra dell’ex cenobio agostiniano, presso la sede del Centro Internazionale di Studi Gentiliani.
Il bene librario complessivo è costituito da oltre 12.000 volumi suddivisi in due sezioni, quella antica e quella moderna. Le due sezioni sono ospitate in differenti sale, la moderna, più ampia, è a scaffali aperti, l’antica, raccolta in due sale più piccole, è a scaffali chiusi. La moderna dispone di 10 posti a sedere, l’antica di 6. C’è un unico pc operante, che può essere usato dagli utenti, quando la postazione non è occupata in operazioni di catalogazione. In genere la questione non si pone perché gli utenti arrivano sempre più spesso con i loro portatili che collegano alle colonne polifunzionali (c/ presa di corrente e collegamento internet e telefono) predisposte in 3 sale, nel 2004, quando furono eseguiti cospicui lavori di messa a norma della biblioteca. Questa necessità di isolare le pareti con pannelli ignifughi, e di sostituire i vecchi palchetti aperti in alluminio con librerie ad hoc, ha comportato l’obbligo, e anche l’opportunità, di ricollocare il bene librario esistente, confrontandolo con quello sommariamente descritto nei registri cartacei della sezione antica (“Biblioteca vecchia” e “Cinquecentine”) e della sezione moderna (Biblioteca moderna”).
La sezione antica comprende i volumi della cosiddetta biblioteca di tradizione, catalogati su scheda cartacea e suddivisi per materia e per autore. In questa sezione, nella saletta “Febo Allevi”, si trova il “Fondo delle Cinquecentine” , cioè le 383 edizioni a stampa del secolo XVI fino ad oggi identificate; 6 Incunabola identificati e catalogati, 1 Incunabolo mutilo, identificato ma non catalogato; i due codici manoscritti degli Statuti Ginesini, l’uno su supporto pergamenaceo e con lettere capitali colorate databile secolo XIV, l’altro, su supporto cartaceo, 1577; l’edizione a stampa dello Statutorum Terrae Ecclesiasticae Sancti Genesii Volumen, Maceratae apud Sebastianum Martellinum, 1582; i tre codici manoscritti della storia di Sanginesio, cioè le Genesiae Historiae Libri XII di Marinangelo Severini (ante 1580 c.) e le due traduzioni coeve di Francesco Majolini e di Paolo Ciampaglia, che, insieme alla rara edizione settecentesca del libro Della Cupramontana Ginesina di Paolo Morichelli Riccomanni (1770), ai due volumi della Sanginesio Illustrata di Telesforo Benigni (1790 e 1795) e alle Memorie storiche di Sanginesio (Marche) in relazione con le terre circonvicine di Giuseppe Salvi (1889), costituiscono le fonti e le coordinate di base per la storia di San Ginesio.
La sezione moderna comprende oltre 6000 unità, in gran parte catalogate in OPAC col sistema Sebina SOL del Polo Bibliotecario dell’Università di Macerata. Tutti i volumi di questa sezione sono a disposizione del pubblico per la consultazione e la maggior parte di essi anche per il prestito e il prestito interbibliotecario. In questa sezione attenzione particolare meritano il “Fondo Marchigiano” che, oltre ad innumerevoli pubblicazioni d’interesse locale, soprattutto afferenti alle classi dell’arte, della storia e degli autori marchigiani, comprende il “Fondo Allevi” e il “Fondo Gentili”, quest’ultimo recentemente arricchito dalla messa in rete della dotazione libraria specialistica del Centro Internazionale di Studi Gentiliani.