L’edificio cinquecentesco, appartenuto alla nobile famiglia Narducci di Pollenza, è caratterizzato dal bel portale in pietra con bugne a punta di diamante. Nel corso del XIX secolo è stato abitato dai fratelli Gaetano (1789-1869) e Don Agostino Narducci (1793-1858), illustri benefatori del Paese.
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L’edificio cinquecentesco, appartenuto alla nobile famiglia Narducci di Pollenza, è caratterizzato dal bel portale in pietra con bugne a punta di diamante. Nel corso del XIX secolo è stato abitato dai fratelli Gaetano (1789-1869) e Don Agostino Narducci (1793-1858), illustri benefatori del Paese.
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Vai all'articoloL’impianto originario sembra che risalga al secolo XIV. Da documenti privati sappiamo, infatti, che i Lazzarini possiedono questa residenza dal 1342. Nel corso dei secoli ha subito rimaneggiamenti. L’intervento più significativo si ha alla fine dell’Ottocento quando la facciata acquisisce la superficie bugnata, fino al primo ordine di finestre e introduce un portale ad arco […]
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L’edificio porticato del XV secolo, costruito interamente in laterizio, è abbellito da ornamenti in travertino e, al terzo piano, da due eleganti logge con colonnine circolari e capitelli d’ordine consorzio. Appartenuto alla famiglia Nuzi passò per eredità alla Caccialupi. Nella scala si conservano due iscrizioni gotiche del 1437.
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Il primitivo edificio cinquecentesco, trasformato nelle forme attuali nel 1812 a cura di Vincenzo Valentini, si presenta con un pregevole paramento in mattoni a vista e cornici in stucco. Fu residenza di Domenico Valentini, studioso di storia e d’arte, che scrisse nel 1868 la prima guida della città.
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Il palazzo, di proprietà dell’antica famiglia Ricci Petrocchini, diede i natali a Padre Matteo Ricci, che svolse un’importante mediazione culturale durante il suo viaggio in Cina nel 1582.
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