Patrimonio artistico
Le Macine di Villa Potenza

Le Macine di Villa Potenza

Il gruppo “Le Macine” ha iniziato la propria attività nel 1989, con lo scopo di ricercare e diffondere il folklore, il dialetto e le tradizioni della nostra terra. Nel corso degli anni, il gruppo folk ha presentato numerosi spettacoli in Italia, Francia, Spagna, Germania, Belgio, Danimarca, Repubblica ceca e Bielorussia, esibendosi con successo davanti a un pubblico stimabile in circa mezzo milione di persone e partecipando a importanti festival e rassegne internazionali e a trasmissioni televisive. Nel novembre 1992 è stato ricevuto in udienza da Papa Giovanni Paolo II, oltre 50 mila sono stati i chilometri percorsi in tourneé. Le macine sono in contatto e collaborano con oltre cinquanta associazioni di marchigiani in Italia e nel mondo alle quali inviano un notiziario semestrale e si sono esibite in numerosi loro incontri. Il gruppo presenta spettacoli di balli e canti tradizionali marchigiani, della durata di circa 60/90 minuti, nei costumi festivi che venivano usati delle campagne maceratesi del primo Ottocento. Le vivaci musiche sono eseguite con strumenti tradizionali, quali organetto, fisarmonica, chitarra, cembalo, triangolo, piccoli strumenti a percussione. Partecipano all’esecuzione circa 20/25 elementi tra ballerini e suonatori. Il repertorio della formazione prevede balli tradizionali, come mazurca, giostra, Manfrina, Su la piazza de Montegallo, Castellana, Saltarello, Montagnola, Lu jornu de lu mercato; canti come gli Stornelli a dispetto, Babbu mia vojo maritu, Saltarello cantato. Lo spettacolo ricrea sul palco gli allegri momenti di incontro e di festa che nelle campagne seguivano i grandi lavori estivi. I costumi sono una fedele riproduzione dei vestiti della festa dei cortinari maceratesi dei primi anni del secolo scorso; la loro ricostruzione è basata sui figurini che corredano l’Inchiesta Napoleonica del 1811, ora conservati presso il Castello Sforzesco di Milano.

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