Arte e Cultura
Collezione San Marco a Montecassiano

Collezione San Marco a Montecassiano

Presso la Chiesa di S. Marco a Montecassiano si conserva, provvisoriamente collocata in cinque vetrine ed in attesa di allestimento definitivo presso il nuovo complesso museale del Monastero di S. Marco, un’interessante collezione archeologica. Si tratta di materiale proveniente da rinvenimenti occasionali avvenuti sul territorio del Comune e sono riferibili sia ad età romana che, soprattutto, picena.

Gran parte degli oggetti sono stati riportati in luce in occasione di lavori agricoli realizzati nel 1946 per l’impianto di una vigna e, conservati successivamente presso l’Antiquarium della “Società Amici della Musica e dell’Arte di Montecassiano”, sono stati definitivamente consegnati al Comune. Essi provengono con ogni probabilità dall’area di una necropoli picena, e sono collocabili cronologicamente almeno a partire dal VII sec. a.C. Il sito del rinvenimento si colloca lungo il diverticolo Prolaquense della Flaminia che abbandonato il fondovalle del fiume Potenza dopo Ricina, conduce verso la costa attraversando l’attuale Montecassiano, per raggiungere da qui Auximum (Osimo – AN), attestando così l’antichità e l’importanza di tale percorso di collegamento tra costa adriatica ed aree interne già a partire dall’età orientalizzante.
T
ra i materiali restituiti spiccano un elmo corinzio, alcuni bacini bronzei -anche ad orlo perlato-, spade a scimitarra e a doppio taglio, un colino, ed una punta di lancia.

La collezione è completata da alcuni materiali romani: in particolar modo di rilevante interesse una scultura marmorea rappresentante una nave oneraria del tipo della “corbita”, databile in età imperiale, parte di una statua romana frammentaria in marmo raffigurante il bacino e la parte superiore delle gambe di un fanciullo ugualmente databile in età imperiale, e l’orlo di un’anfora con bollo THE. Pur non conoscendosi di questi, e di altri materiali altrimenti noti -ma che provengono certamente dal territorio della colonia di Ricina e riferibile ad una proprietà di un Cassius- il luogo di rinvenimento esatto, essi sembrano però confermare una intensa frequentazione lungo l’attuale strada moderna tra Montecassiano Valle Cascia e Villa Potenza, con ogni probabilità seguendo l’asse già segnato dai rinvenimenti piceni, a documentarne la riorganizzazione in età romana e la continuità d’uso fino ad oggi.

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