Storia e Tradizioni
ANTONIO FOSSA

ANTONIO FOSSA

Antonio Fossa visse in Apiro e sposò, in prime nozze, la nobil donna Carolina Anderlini di Pesaro nel 1842 dalla quale non ebbe figli. In seconde nozze sposò Marianna Coloccini dalla quale ebbe due figlie, Bianca e Itala. Fu uomo di grandi doti morali e fervente patriota durante il periodo risorgimentale, come è scritto in una lapide posta nel palazzo Fossa di Apiro, “fu designato dalla stessa polizia pontificia liberale ma galantuomo ”. Ebbe molti riconoscimenti e cariche civili e pubbliche .Il 16 febbraio del 1948 venne nominato Capitano della Compagnia di Apiro, il 17 luglio dello stesso anno venne nominato Maggiore del Battaglione del circondario di Cingoli. E’ certo che, quando Pio IX mandò le sue truppe in aiuto all’esercito piemontese, Antonio Fossa partecipò alla spedizione. Ma egli non tornò in Apiro quando Pio IX ritirò le sue truppe, ma solo ad armistizio concluso. Fu nominato membro della commissione municipale di Apiro nel 1849, consigliere comunale nel 1860, Capitano della guardia regia comunale. Consigliere provinciale di Macerata per il mandamento di Cingoli. Fu inoltre eletto sindaco di Apiro per più legislature. Morì in Apiro il 25 marzo del 1887.

Antonio Fossa fu podestà di Jesi nel periodo della caduta di Napoleone fino alla restaurazione pontificia 1814-1816 circa, periodo particolarmente gravoso per la città di Jesi che subì il passaggio e le conseguenti depredazioni sia delle truppe francesi che di quelle austriache ed ungheresi; lo stesso generale Murat si accampò a Jesi. Fu anche canonico della Cattedrale di Jesi dal 1815 fino alla morte, per un periodo ne fu anche camerlengo. Fu membro, tra l’altro, della Società di Agricoltura jesina e tra i fondatori della Cassa di Risparmio di Jesi.

Tratto dalla sezione “Alla scoperta del comune – I personaggi illustri” del sito turistico del comune di Apiro “

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