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Camerino

Camerino

Al centro della zona montana della provincia di Macerata, nel cuore delle Marche, la città di Camerino domina dalla sommità del colle la grande conca “camertina” delimitata a sud-est dal massiccio dei Sibillini. Di origine umbra, municipio romano, Camerino (670 metri slm) è sede vescovile già nel 465. Capoluogo di ducato longobardo, di contea e marca franche, si affaccia precocemente alla vita comunale. Raggiunge il suo massimo splendore con la Signoria dei Da Varano che governò Camerino e il suo territorio dalla seconda metà del XIII secolo fino alla metà del ’500. La città ha dato vita alla più significativa scuola pittorica delle Marche ed è sede dal Medioevo di una delle più prestigiose Università italiane. Il Comune dal 2009 è Bandiera Arancione del TCI.

L´audioguida

La visita

Appena fuori dal centro incontri la Chiesa di San Venanzio, patrono della città, distrutta dal terremoto del 1799 e poi ricostruita. Restano il campanile e la facciata con il bellissimo portale della metà del XIV secolo. Sulla piazza Cavour, che ha al centro una statua di Sisto V (1587), trovi il Palazzo Ducale, residenza dei Da Varano, eretto nel XIII secolo e più volte ampliato. Il raffinato cortile interno risale al XV secolo. Da qui ci ti puoi affacciare sull’Orto Botanico dell’Università di Camerino e su un bellissimo panorama verso i Monti Sibillini. Oggi l’edificio è sede dell’Università di Camerino che fu riconosciuta nel 1727 come diretta derivazione di uno studium trecentesco. Il Duomo venne ricostruito agli inizi dell ‘800 sui resti di un’ altra chiesa distrutta nel terremoto del 1799. L’interno è veramente maestoso mentre nella cripta sono conservati alcuni elementi architettonici della vecchia cattedrale e l’arca gotica di Sant’Ansovino, vescovo di Camerino, del XII secolo. Dal cortile del Comune potrai entrare al Teatro Filippo Marchetti, ottocentesco, sotto al cui palcoscenico sono stati rinvenuti resti di un criptoportico romano. La Chiesa di San Filippo, costruita nel 1733, espone una tela di Gianbattista Tiepolo raffigurante una Madonna in gloria e San Filippo. Nella Chiesa di Santa Maria in Via, un importante esempio di barocco, si può venerare una Madonna con Bambino forse portata dai crociati camerinesi di ritorno da Smirne. All’estremità sudoccidentale della città i resti della Rocca borgesca ricordano la dominazione dei Borgia (1502-03). Della rocca, da cui si può ammirare un panorama bellissimo sui Sibillini, restano due torrioni e l’imponente mastio. La Rocca Da Varano, in località La Sfercia, con i suoi resti domina ancora la valle e resta una importante testimonianza storica della Signoria.

 
Da non perdere

Il complesso del Convento San Domenico è sede della Pinacoteca e Museo civici e del Polo Museale Unicam. La sezione archeologica raccoglie reperti dal paleolitico all’età romana, mosaici e frammenti di affresco, iscrizioni dedicatorie e funerarie, raccolte numismatiche, collezioni di vasi greci ed italici. La Pinacoteca conserva opere di pittori camerti del Quattrocento, tra cui si può ammirare la splendida tavola dell’Annunciazione e Cristo in Pietà, il manifesto più sorprendente del quattrocento camerinese e marchigiano, di Giovanni Angelo d’Antonio. Nel Palazzo Arcivescovile è ospitato il Museo arcidiocesano “Giacomo Boccanera” con la sua ricca raccolta di dipinti, sculture, oggetti e arredi sacri recuperati dalle chiese della diocesi. Rarissimo nel suo genere, il museo del Convento dei Frati Cappuccini di Renacavata che conserva antichi oggetti dell’ordine francescano.

Per approfondimenti vai alla sezione turismo del sito del comune di Camerino.

Bandiera Arancione

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