Storia e Tradizioni
Giovanni Mario Crescimbeni

Giovanni Mario Crescimbeni

Laureatosi in legge a Macerata, Giovanni Mario Crescimbeni si trasferì ben presto a Roma per esercitarvi la professione legale, dedicandosi poi completamente agli studi letterari, per i quali aveva una spiccata inclinazione. Fu il principale fondatore dell’ “Arcadia” (1690) e uno dei suoi più importanti esponenti. Tra le opere di maggior rilievo del Crescimbeni ricordiamo: Istoria della volgar poesia (1698), nella quale viene data la preferenza alla poesia come forma metrica rispetto alla ricerca documentaria sulla vita e le opere dei poeti e che costituisce il primo tentativo di una storia della poesia italiana; La bellezza della volgar poesia (1700); I commentari intorno alla storia della volgar poesia (1702-11). Scrisse inoltre la favola pastorale Elvio nel 1695 e, nello stesso anno, Le rime, nonché l’Arcadia (1709), romanzo pastorale in versi e prosa dell’omonima accademia. Della vasta produzione poetica del Crescimbeni è da rilevare la scarsa originalità, il programmatico tono leggero, usato anche nella trattazione di temi seri. L’opera erudita è invece più approfondita e metodologicamente valida e si inserisce in quel complesso rinnovamento filologico che in Italia ebbe il suo corifeo in B. Bacchini. Si può dire pertanto che l’attività del Crescimbeni segna l’inizio di quel processo di erudizione settecentesca che porterà alla creazione della prima storiografia delle lettere italiane, con impostazione metodologica di decisiva svolta rispetto al passato.
(LETTERATO; n. Macerata 9 ottobre 1663, m. Roma 8 marzo 1728)

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