Storia e Tradizioni
FILIPPO MARIOTTI

FILIPPO MARIOTTI

Nato nel 1833 da una famiglia poverissima, compì i primi studi in Apiro ma appena capirono che era dotato di una intelligenza particolare, fu mandato a Camerino e qui fu notato addirittura dal Conte Fusconi di Camerino che lo ospitò per molti anni a casa sua, dandogli la possibilità di laurearsi in legge.
Militò nella politica e fu amico di uomini insigni come Capponi e Ricasoli, seguaci della politica del Cavour. Uomo di cultura, curò la traduzione di autori greci e latini (Demostene, Omero, Virgilio). Fu segretario nel dicastero della Pubblica Istruzione nel 1887. Si interessò dei molti problemi delle opere leopardiane, sorti all’indomani della scomparsa del grande poeta. Si deve a lui se preziosi manoscritti furono tolti al segreto cui li aveva relegati il testamento di Antonio Ranieri, amico del poeta. Per suo interessamento, nel 1898 cominciò a essere pubblicato lo Zibaldone con il titolo Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura. Occupò varie cariche politiche e divenne Senatore. Per suo diretto intervento fu costruita la strada che da Apiro raggiunge la stazione di Castelplanio.
Il paese ha onorato la sua figura con un busto e una lapide posti sulla facciata del Palazzo Comunale.

Tratto dalla sezione “Alla scoperta del comune – I personaggi illustri” del sito turistico del comune di Apiro “

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