Storia e Tradizioni
Le origini di Montecassiano

Le origini di Montecassiano

Il cuore del paese è Piazza Giacomo Leopardi, delimitata a nord dal Palazzo dei Priori la cui facciata è caratterizzata da un loggiato a cinque arcate a tutto sesto e, nella parte superiore, da tre bifore finemente decorate. Nel 1938 è stata ripristinata la merlatura ed è stato costruito il grande arco che passa sopra la scalinata che sale verso l’ingresso del Palazzo e della Collegiata. La scalinata sotto l’arco conduce alla Collegiata di Santa Maria Assunta (XV secolo) che ha la facciata ad un unico spiovente e, a fianco, un alto campanile. L’edificio fu costruito in stile gotico cistercense con chiari riferimenti all’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, sotto la cui giurisdizione ricadeva nel sec. XV il territorio di Montecassiano. Nell’interno, a tre navate coperte da volte a crociera, si conservano un modellino processionale che riproduce la Santa Casa di Loreto del ‘700, una Madonna e Santi su tavola di Giacomo da Recanati, esponente importante del gotico internazionale e un grande altare in terracotta invetriata di Mattia della Robbia. Sempre in piazza troverai la Chiesa di San Marco, del XIV secolo, adibita a sala per mostre e convegni il cui interno è un grazioso esempio di barocchetto marchigiano. Al piano nobile di Palazzo Compagnucci, in stanze decorate con raffinati affreschi di stile pompeiano, è allestita la Pinacoteca civica, intitolata al pittore locale Girolamo Buratto (seconda metà XVI secolo), che espone notevoli opere del XVII e XVIII secolo, tra cui la Madonna in trono con Santi di Giovanni Ispano (1450-1528). Nella Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo è allestito il Museo delle Confraternite che espone, tra opere di vario genere, anche un affresco raffigurante la Madonna di San Giacomo, attribuito a Vincenzo Pagani.

Da non perdere
La pala d’altare in terracotta invetriata fu realizzata tra il 1527 e il 1532 da Mattia della Robbia, della famiglia famosissima per la produzione di maioliche e di opere in terracotta. Di grandiose dimensioni, raffigura la Madonna con il Bambino in gloria tra San Sebastiano, San Rocco, San Cassiano e Sant’Antonio da Padova, il tutto circondato da decorazioni tipiche robbiane. Fu commissionata dal Comune per invocare l’aiuto della Madonna in occasione di una terribile pestilenza.

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