Arte e Cultura
Chiesa delle Anime di Montecosaro

Chiesa delle Anime di Montecosaro

La chiesa delle Anime di Montecosaro si affaccia su Largo Laureati ed è sede della Confraternita del S.mo Sacramento. Nelle forme attuali risale al 1766, data attestata da un’iscrizione posta all’interno della chiesa sopra il portale d’ingresso. Nulla sappiamo sulle vicende anteriori alla sua costruzione. Di certo non mancano gli elementi per ipotizzare l’esistenza di un’altra struttura, modesta nelle dimensioni ma vecchia di molti secoli. Ciò potrebbe essere confermato dalla dedicazione del tempio alle anime purganti, le Anime Sante del Purgatorio nel pensiero dei credenti. Il loro culto raggiunse vasta diffusione intomo alla metà del XII secolo, ma solo durante il giubileo del 1300 si pervenne ad una sanzione ufficiale, grazie all’opera di papa Bonifacio VIII. La chiesa delle Anime potrebbe quindi essere sorta sul sito di un’edicola medievale, anche se in riguardo non vi sono ancora certezze.
Il tempio è a pianta centrale, presenta esternamente un’architettura particolarmente movimentata e le sue linee eleganti culminano nel grazioso campanile a vela munito di due campane. Varcato il portale d’ingresso, ci ritroviamo in un ambiente particolarmente suggestivo, impreziosito in ogni suo angolo da un’interessante serie di oggetti liturgici in legno del XVII, XVIII e XIX secolo. In una nicchia ricavata dalla parete di sinistra, è conservato un reperto scultoreo di età romana, usato in precedenza come gradino d’ingresso alla chiesa, fortunatamente con il lato lavorato rivolto verso il basso. Si tratta di un grosso blocco calcareo che doveva far parte di un monumento funebre. Reca sul lato principale un fregio d’armi in rilievo, lavoro riconducibile ad un artista esperto, capace di scolpire con abilità su di un calcare di ottima cava. Di fianco, notiamo una tela con S.Anna collocata nell’omonimo altare, mentre l’altar maggiore ospita una pala con le tre virtù teologali: Fede, Speranza, Carità. Sulla destra, osserviamo infine l’altare dedicato a S.Luigi Gonzaga, rappresentato in coppia con S.Stanislao. Le due figure, importantissime per i gesuiti, potrebbero confermare la presenza dell’ordine in paese a cavallo tra Seicento e Settecento. Molto interessanti anche le ottocentesche tele ovoidali ispirate dal ciclo delle festività mariane e disposte lungo l’intero perimetro interno. A prescindere dal loro reale valore artistico, costituiscono il più evidente riferimento iconografico al culto delle Anime Sante del Purgatorio che riscontriamo su sette delle otto raffigurazioni come del resto sulla pala d’altare… dipinte in basso sotto il tema centrale o sullo sfondo, ad esempio aldilà di porte e ingressi ad arco. Degni di nota anche i pregevoli stucchi che ornano l’intero apparato iconografico della chiesa.

Tratto dalla sezione turismo del sito del comune di Montecosaro.

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