Arte e Cultura
Chiesa di San Giacomo di Potenza Picena

Chiesa di San Giacomo di Potenza Picena

La chiesa di S. Giacomo Maggiore di Potenza Picena, nel pressi della porta Galiziano, risale alla seconda metà del secolo XIV. Oltre che allo sviluppo edilizio di Monte Santo (crescita del borgo di Galazzano), la costruzione e l’ officiatura della chiesa sono legate all’attività della confraternita del “Corpus Christi”, detta anche di S. Giacomo. Si tratta di un sodalizio un tempo unito alla confraternita di S. Maria Maddalena, che aveva sede presso l’omonima chiesa dei pp. Agostiniani. In data 13 novembre 1430 la curia vescovile di Fermo indirizza a Ludovico di Tommaso, priore della Confraternita di S. Maria Maddalena di Monte Santo (che è “ad servitium Dei, sanctae Mariae Virginis, sancti Jacobi ac beatae Mariae Magdalenae”), un privilegio col quale autorizza la costruzione di un “ospedale” per accogliere poveri e malati, intitolata a S. Giacomo nel borgo anzidetto. La chiesa, all’epoca, era già stata edificata, come rivela il catasto di Monte Santo del 1371. D’altro canto, secondo alcuni autori, il rosone in pietra arenaria, ancor oggi esistente sulla facciata della chiesa, risalirebbe proprio agli ultimi decenni del Trecento. Di certo chiesa ed ospedale hanno costituito un complesso unico fino alla metà del sec. XVIII. L’ ospedale è gestito dalla confraternita del “Corpus Christi” o di S. Giacomo, la quale, almeno dal sec. XVI, si rende autonoma da quella di S. Maria Maddalena. I confratelli di S. Giacomo si riunivano nell’omonima chiesa. I loro delegati, nel 1507, hanno commissionato al pittore Percanestro, nei pressi di Camerino, il trittico su tavola, ancor oggi ben conservato, raffigurante la Vergine col Bambino tra i santi Giacomo Maggiore e Rocco. Nella predella, Bontulli ha dipinto Cristo benedicente tra gli Apostoli e, alle estremità, l’ Annunciazione. L’ ospedale, già più volte sospeso dalla curia vescovile per “scorcerti” che vi si erano verificati, viene chiuso d’ autorità nel 1765, per essersi ridotto a ricovero di malviventi, in particolare di ladri. Contemporaneamente la chiesa assume dignità di parrocchia con giurisdizione sulla parte sud-ovest della “Terra” e del suo territorio. Non cessa invece l’ attività devozionale e caritativa della confraternita, che sussiste tutt’ oggi con circa 50 aderenti. La chiesa viene ristrutturata totalmente all’ interno alla fine dell´Ottocento, assumendo connotati neo-gotici. La facciata verrà in parte rifatta nel 1943, su disegno dell’ architetto Eusebio Petetti.

Tratto dalla sezione turismo del sito di Potenza Picena

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