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Boschi e sentieri di Bolognola

Boschi e sentieri di Bolognola

Per chi ama passeggiare all’aria aperta a Bolognola le mete sono molteplici e adeguate ad ogni gusto e capacità. I percorsi lungo la fitta vegetazione boschiva e la possibilità di incontri inaspettati con caprioli, cervi e lupi possono donare un’esperienza unica e meravigliosa.

Faggeta della Valle del Fargno
Descrizione: percorso tranquillo attraverso la faggeta della Valle del Fargno fino ai Prati di Berro dove conoscere il Fiastrone, il fiume che alimenta il lago di Fiastra ed apprezzare le caratteristiche del primo canale costruito a Bolognola per la produzione di energia pulita.
Itinerario: Bolognola (1.070 m.) – Campi Ripe (1.226 m.)
Tempi di percorrenza: 2h 30′
Dislivello: 136 metri
Difficoltà: turistica

Monte Castelmanardo
Descrizione: attraverso la strada del Fargno si raggiunge la Forcella Bassete, si sale e si percorre il crinale del Monte Castelmanardo con lo sguardo verso la Valle del Fargno e il versante Nord del Monte Priora fino a scoprire le praterie della Pescolla
Itinerario: Pintura di Bolognola (1.336 m.) – Forcella Bassete (1.701 m.) – Monte Castelmanardo (1.917 m.) – rientro dalla strada della Pescolla.
Tempi di percorrenza: 5h 30′
Dislivello: 581 metri
Difficoltà: escursionisti esperti

Macchia Tonda
Descrizione: facile e breve percorso alla scoperta delle praterie tempestate di fiori, frutti e profumi, fino alla faggeta di Macchia Tonda dove esiste ancora un faggio con età stimata di 280 anni e segnalato tra gli “Alberi Custoditi nel Tempo”.
Itinerario: Pintura di Bolognola (1336 m.) – Macchia Tonda (1430 m.)
Tempi di percorrenza: 1h
Dislivello: 94 metri
Difficoltà: nessuna

Pizzo Tre Vescovi
Descrizione: attraverso la strada del Fargno si raggiunge la Forcella Bassete dove si percorre il sentiero che gira intorno al Pizzo Acuto con lo sguardo che si perde nella Valle dell’Ambro e sempre più lontano mentre si arriva in vetta.
Itinerario: Rifugio del Fargno (1.811 m.) – Forcella Bassete (1.701 m.) – Pizzo Tre Vescovi (2.092 m.) – Forcella Angagnola (1.924 m.).
Rifugio del Fargno
Tempi di percorrenza: 4h 30′
Dislivello: 391 m.
Difficoltà: escursionisti

Le creste del Pizzo Berro e del Monte Priora
Descrizione: spettacolare itinerario in cresta che ci permette di ammirare le Valli di Panico, dell’Ambro e dell’Infernaccio, fino ad arrivare lassù e perdere il nostro sguardo nell’immensa vista panoramica offerta dal Pizzo Regina.
Itinerario: Forcella del Fargno (1.811 m.) – Forcella Angagnola (1.924 m.) – cresta Nord di Pizzo Berro (2.259 m.) – sella della Regina (2.110 m.) – cresta Ovest del Monte Priora (2.232 m.)
Tempi di percorrenza: A/R 6h
Dislivello: 750 metri
Difficoltà: escursionisti esperti

Il Camoscio Appenninico
All’inizio del sentiero “Fonte dell’Aquila” è facilmente visibile l’area faunistica del Camoscio appenninico (Rupicapra pyrenaica ornata), una struttura voluta dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini nell’ambito del progetto di reintroduzione di questa sottospecie appartenente al Genere Rupicapra. Tramite il progetto Life Natura “Conservazione di Rupicapra pyrenaica ornata nell’Appennino centrale” iniziato nel 2002, è prevista la reintroduzione in natura del camoscio appenninico (2008-2009) sul massiccio del Monte Bove e la costituzione di un’area faunistica (2006) nei pressi di Bolognola. E’ importante sottolineare come la distribuzione attuale del Camoscio appenninico riguardi esclusivamente il nostro Paese e più precisamente la porzione centrale della catena montuosa degli Appennini (Marche-Abruzzo). La sopravvivenza di questa sottospecie è anche in parte legata al successo del progetto Life Natura (voluto dall’Unione Europea e dal Ministero Italiano dell’Ambiente e del Territorio) che vede nell’area faunistica di Bolognola un punto cardine del progetto stesso; l’attuale presenza di 3 esemplari di camoscio appenninico (1 m. adulto, 1 f. adulta ed il loro piccolo) nell’area faunistica di Bolognola deve essere quindi un vanto per la popolazione del piccolo centro montano ma anche uno stimolo ed un onere nel saper conservare un ambiente ritenuto patrimonio di tutti e delle future generazioni.

Tratto dalla sezione turismo del sito del comune di Bolognola.

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