Arte e Cultura
Il Comunale di Treia

Il Comunale di Treia

Nel 1792 a Treia si costituisce una Società di Condomini per promuovere la costruzione di un teatro pubblico e passano molti anni prima di reperire i fondi necessari per realizzare il teatro comunale, per il quale è stata prevista una spesa di duemila scudi. Nel 1801 l’incarico di redigere un progetto è affidato all’architetto treiese Carlo Rusca, a cui viene affiancato, come soprintendente generale, l’architetto Giuseppe Lucatelli. I lavori hanno inizio sull’area della demolita Chiesa di S. Martino e si concludono nel 1815 con la realizzazione del corpo principale con il palcoscenico e la platea. La seconda fase di lavori si chiude nel 1817 con la costruzione dei palchetti e dell’atrio, la cui progettazione è stata affidata al maceratese conte Filippo Spada.

Il teatro presenta una pianta a ferro di cavallo con tre ordini di palchi e il loggione a balconata;la soluzione a lunette cilindriche,per raccordare l’ultimo ordine di palchi con il plafone piatto, sembra ispirata al Rusca dal Lucatelli. L’edificio viene inaugurato nel 1821, mentre le decorazioni dei palchi, affidate al pittore Francesco Falconi, sono ultimate nel 1828.
Nel 1844 il pittore romano Enrico Copparoni, discepolo di Francesco Podesti, dipinge il sipario ispirandosi al quadro del Minardi Corrado d’Antiochia all’assedio di Montecchio, mentre nel 1863 il pittore treiese Tobia Lausdei realizza le nuove pitture del soffitto. La facciata, di chiara impronta classicheggiante, è riquadrata da sei paraste a capitello ionico ed ha un primo livello con il portale e quattro finestre ad edicola; il secondo livello presenta cinque finestre architravate, mentre l’attico è sovrastato da sei fusi in pietra d’Istria sormontati da altrettante sfere. Sul cornicione della facciata è stata apposta la scritta Apollini et Musis. L’edificio è in stato di avanzato restauro e se ne prevede l’apertura entro il 2001. Capienza di 270 posti.

Top