Arte e Cultura
La Rondinella di Montefano

La Rondinella di Montefano

Il teatro comunale “La Rondinella” di Montefano fa parte dell’importante patrimonio storico-architettonico delle Marche. Il teatro, già attivo alla fine del settecento, fu ristrutturato definitivamente nel 1887, su di un idea progettuale dell’architetto Luigi Daretti, che comprendeva anche il palazzo comunale, ad opera dell’Ing. Virginio Tombolini, direttore tecnico al teatro “La Fenice” di Venezia, assumendo quelle forme che oggi si pre-sentano al pubblico.
Inserito al piano superiore del Palazzo Municipale, vi si accede con una ampia scala, è costituito di una sala ad U con due ordini di palchi e può ospitare circa 150 posti.
L’immagine di insieme del teatro è data dal linguaggio architettonico di fine ottocento, in cui l’uso innovativo di un materiale tecnologicamente avanzato, quale il ferro e le sue leghe, viene alleggerito dai motivi ornamentali d’epoca. Il perimetro della platea è costituito da una sorta di peristilio, scandito dal profilo elegante di colonne in ferro che sostengono i due ordini di palchi.
Nel soffitto tele ottagonali, opera del pittore Bruschi, raffigurano le muse Tersicore, Euterpe, Talia e Melpomene, intervallate da dipinti che si riferiscono alle quattro fasi della vita umana, l’infanzia, la giovinezza, la virilità e la vecchiaia. Il pittore, perugino di nascita, noto decoratore di fine ottocento, amico del pittore montefanese Guelfo Giorgetti, affrescò anche alcuni spazi della Sinagoga di Roma e la sala del Consiglio Provinciale di Macerata.
Il teatro comprende anche un nobile foyer, chiamato sala dei poeti, elegante nella austera forma, sovrastata dal soffitto decorato con lo stemma cittadino, il blasone della famiglia Carradori e sei medaglioni in rilievo. Dopo circa 20 anni di chiusura, il teatro “La Rondinella” è stato riaperto al pubblico il 20 gennaio del 2005.

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