Arte e Cultura
Palazzo Municipale di Loro Piceno

Palazzo Municipale di Loro Piceno

Il Palazzo Municipale di Loro Piceno fu costruito dall´architetto Pietro Agustoni sul finire del 1600. E´ ornato di portici ed ha un vasto salone ben decorato, dove si ammirano ritratti e specchi antichi su ricche cornici e un grandioso lampadario in cristallo. Nella sala consiliare sono conservati ed esposti un inginocchiatoio del ‘600 e un leggio da coro utilizzato per gli antifonari, provenienti dalla chiesa dei Cappuccini, restaurati nel 1997; alle pareti, oltre alla riproduzione su tela dello stemma municipale, ci sono una serie di ritratti dei personaggi illustri di Loro Piceno: Cardinal Giuseppe Mori, Bartolomeo Pacco, patrono del Municipio di Loro, Guglielmo Pallotta, Cardinale e cittadino lorese, Battista Pallotta, Giovanni Evangelista Pallotta. Inoltre vi è conservata una pala raffigurante l’Assunzione della Vergine, dipinta e firmata da Ercole Ramazzani, discepolo di Lorenzo Lotto, fino al 2002 custodita nella chiesa di Sant’Antonio da Padova. Nel Gabinetto del Sindaco, adiacente alla sala consiliare, è presente una Madonna con Bambino in terracotta, invetriata e policroma, attribuita alla scuola dei Della Robbia e un dipinto su tela di autore anonimo del secolo XVIII raffigurante Il Beato Liberato orante tra i compagni BB. Umile e Pacifico, originariamente esposto all’adorazione dei fedeli nella chiesa di San Francesco ed ospitato nel municipio fin dal 1924.

Il Palazzo Municipale contiene anche l’archivio storico del comune di Loro Piceno, che si trova attualmente al secondo piano. Tutti i documenti, riordinati e schedati, sono registrati nell’ “Inventario dell’archivio storico comunale di Loro Piceno” a cura di Laura Linfozzi e Tania Pisani pubblicato nel 2004. Vi sono conservate pergamene appartenenti al periodo tra il 1224 e il 1726 e documenti prodotti dal 1400 al 1970 circa. Le pergamene, documenti ufficiali manoscritti su pelle conciata, sono i documenti più antichi a disposizione dell’archivio comunale e vanno distinte dai documenti cartacei, soprattutto per il materiale di cui sono costituite.

Il fondo delle pergamene di Loro Piceno risulta costituito da 57 pezzi. Non avendo in precedenza subito alcun tipo di intervento conservativo o di restauro, si presentano nella forma originale di rotolo. Trattano vari argomenti, per la maggior parte riguardano atti di vendita, donazioni, testamenti, quietanze spesso in relazione con la vicina Abbazia di Chiaravalle di Fiastra.
La numerazione che riportano è quella apposta dalla precedente sistemazione proposta nel 1814 dall’erudito Giovan Battista Cosimi da Mogliano. Il criterio ispiratore di questo primo tentativo di ordinamento sistematico sembra essere quello della sequenza cronologica dei documenti. Cosimi ci ha inoltre lasciato un regesto in latino di questi documenti, conservato in originale nell’archivio storico.

Per quanto riguarda invece tutti gli altri documenti possiamo dire che l’archivio è stato diviso in archivio unitario e postunitario.
Dopo l’unità d’Italia, infatti, i criteri di catalogazione locale dovettero uniformarsi a quelli dettati dallo Stato, ma poiché questo, nella periferia, avvenne in modo molto lento e graduale, non si può dire che la data del 1861 segni una netta cesura rispetto al passato.

Tratto dalla sezione turismo del sito del comune di Loro Piceno

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