Quella volta a Rocca varano di Francesco Ventriglia

 

Quella volta a Rocca varano di Francesco Ventriglia

Quella volta a Rocca varano di Francesco Ventriglia

AUTORE:
FRANCESCO VENTRIGLIA

TITOLO:
Quella volta a Rocca Varano

TESTO:
TUTTO E’ INIZIATO CON LA MIA RICERCA PER LA SCUOLA SU ROCCA VARANO
La Rocca Varano è un’antica fortezza, costruita su uno sperone roccioso a poca distanza dal centro DI Camerino. Fu Costruita nel XIII secolo ( 1200 circa) come residenza fortificata della nobile famiglia dei Da Varano, venne poi trasformata nel XIV (1300) secolo in una fortezza difensiva. La Rocca costituiva una vera e propria fonte di guadagno, grazie ai pedaggi imposti alle genti che percorrevano la strada sottostante che collegava Roma all’Adriatico. Dopo la fine del ducato di Camerino, si salvò dal degrado perché fu trasformata in casa colonica.
POI HO INVENTATO UNA STORIA…LA MIA STORIA
QUELLA VOLTA A ROCCA VARANO
C’era una volta un ragazzo di nome Giulio che viveva nella Rocca di Varano, un maestoso castello che sorgeva su uno sperone roccioso e dominava l’intera valle.
Una mattina mentre cavalcava lungo la strada che conduceva alla rocca, Giulio incontrò una vecchina che trascinava un pesante sacco.
A un certo punto Giulio fermò il cavallo e disse:- Che cosa fai con quel sacco così pesante?
– Devo salire sulla collina per sbrigare una faccenda con gli spiriti. Disse l’anziana donna
Allora la vecchia si avviò per un sentiero in salita, mentre Giulio la guardava allontanarsi con il suo pesante sacco. Il ragazzo decise di seguirla.
Quando arrivò in cima alla collina vide solo il sacco che era vuoto e si trovava accanto a una spaccatura nella roccia.
Il ragazzo si ricordò di aver sentito una leggenda sugli spiriti che vivevano lì e pensò: – Sono tutte storie, ma visto che sono arrivato fin qui, voglio vedere se là dentro c’è qualcuno. Chissà, forse hanno preso la vecchietta e devo salvarla.
Poi sguainò la sua spada e scese nel buco oscuro.
– Liberate la donna e non vi succederà nulla! Disse con voce sicura
Nessuno rispose; Giulio vide una luce in fondo alla caverna e andò a vedere. Camminò tra ragnatele e pipistrelli e arrivò in fondo, nel punto da cui veniva la luce. Lì trovò la vecchia, che era da sola e aveva una corona di alloro in mano. La donna si avvicinò a Giulio , gli mise la corona sul capo e disse: – Benvenuto, giovane cavaliere che hai mostrato così tanto coraggio, ecco a te la corona del grande condottiero, perché tu, Giulio Cesare, sarai il più grande signore di Camerino. Nel mio sacco c’erano le pietre che serviranno per iniziare a costruire il tuo palazzo, prendile e costruisci la tua dimora a Camerino.
Da allora Giulio diventò signore di Camerino conosciuto da tutti per il suo coraggio e per il suo valore.

di Francesco Ventriglia, Classe Quarta Istituto Comprensivo “U. Betti” Camerino – Plesso “Salvo D’Acquisto”

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