Castello di Vestignano
Il Castello di Vestignano, immerso nei boschi, fu donato da Ludovico II al Monastero di Casauria. In seguito passò ai da Varano, che ne conservarono la funzione strategica nel sistema difensivo del territorio camerte.
Il borgo conserva ancora oggi possenti mura difensive, un imponente torrione cilindrico e torrette a base quadrata. Le strette vie interne, le case basse dai tetti spioventi, gli archivolti e i suggestivi sottopassaggi raccontano un passato antico e affascinante. Nell'VIII secolo i Longobardi, che occuparono la zona, edificarono un tempio dedicato al loro santo protettore, San Giorgio. Di quell’antica costruzione rimangono oggi i dipinti del catino absidale, una scultura duecentesca raffigurante San Martino e altri elementi di grande interesse storico e artistico. Il paese stesso coincide con il castello, confermando l’origine fortificata del centro abitato. All'interno dell’abside della chiesa si conservano tre affreschi molto consunti e di difficile lettura: un Santo con l’aureola a punte, una Madonna con Bambino e un’Adorazione dei Magi. Per l’impostazione compositiva e lo stile pittorico, le opere sembrano riconducibili alla scuola folignate del primo Quattrocento. Il complesso pittorico dell’edificio è straordinario sia per quantità che per qualità, con interventi di importanti maestri come Simone e Andrea De Magistris e Nobile da Lucca.