Ricettività
Abbazia di San Biagio di Piobbico

Abbazia di San Biagio di Piobbico

Conosciuta, in origine, con il nome di Santa Maria “tra i torrenti”, la Chiesa è situata ai piedi della montagna di Sassotetto in un avvallamento presso il punto di confluenza di due corsi d’acqua.

L’Abbazia di Piobbico, istituzione le cui origini antichissime si perdono tra miti e leggende, è documentata sin dall’inizio dell’XI secolo con il titolo di Santa Maria "inter rivora": sorge, infatti, in un lembo di terra pianeggiante bagnata dal torrente Tennacola e da un piccolo corso d’acqua che scende dalla vicina Villa di Piobbico, ai piedi di quei monti che nel contesto altomedievale forniscono risorse preziose e condizioni ottimali per ogni forma di insediamento. La nascita dell’Abbazia avviene grazie a una donazione del Conte Mainardo, proprietario di questi territori, a tre chierici: Giovanni, Romano e Lupo. A ricordarci l’anno di fondazione è un atto notarile del XVI secolo, ad opera del notaio sarnanese Melchiorre Ciaccia: "1030 abbatie publica fuit fondata”. Il 18 luglio 1059 la Chiesa viene consacrata da Ugo, vescovo di Camerino e la dedica a San Biagio risale al XV secolo. Posta in una terra di confine tra le diocesi di Camerino e Fermo, lontana dai principali centri urbani del tempo, l'Abbazia svolge un ruolo importante nella storia di Sarnano e del territorio circostante. Nei secoli XI-XIII, i suoi possessi comprendono chiese e beni fondiari ubicati sui territori di Sarnano, S. Ginesio, Mogliano, Francavilla, Montolmo (l'attuale Corridonia). Dalla metà del 1200, nel conflitto che vede contrapporsi Impero e Papato, il peso politico dell'Abbazia è determinante per i futuri assetti del territorio. Alla fine del XIII secolo, con l'erezione della chiesa "filiale" all'interno delle mura di Sarnano (l'attuale chiesa di Santa Maria di Piazza Alta), l'abate ottiene il ruolo di guida religiosa del paese e ciò segna il progressivo abbandono del monastero di Piobbico. Durante il pontificato di Sisto V (1585- 90), l'Abbazia viene soppressa e unita, coi suoi beni, al Capitolo di Montalto. Dell'antica istituzione monastica rimane la grande eredità di arte, storia e cultura; oltre all'edificio e al suo apparato decorativo, si è conservato il ricco archivio documentario, molto importante per lo studio storico dei nostri territori. L’Abbazia, edificata in stile romanico, ci appare ora molto diversa da come deve essere stata progettata in origine. Oggi ha una struttura a navata unica terminante in un’abside rettangolare; il presbiterio è sopraelevato rispetto al piano di calpestio dell’aula e sotto di esso si trova la cripta in pietra e tufo divisa, da colonne, in tre navate. Nella parete sinistra della chiesa si apre una cappella con decorazioni ad affresco e a stucco risalenti al XVIII secolo. Nella zona absidale e lungo tutta la parete destra della navata si possono ammirare numerosi affreschi raffiguranti santi ed episodi cristologici, realizzati da pittori riconducibili all’ambiente umbro-marchigiano della seconda metà del 1400 e dei primi decenni del 1500.

Comune
Sarnano
Indirizzo
Contrada Giampereto, 62028 Sarnano (MC)
Telefono
+39 0733 659 911
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