Chiesa di S.Filippo

La facciata duecentesca apre a un interno che è uno dei gioielli del barocco marchigiano.
Tale edificio, oggi chiesa di San Filippo Neri, fu, sotto il nome originario di Santa Maria della Pieve, la chiesa principale all’interno della Cingoli medioevale. Si tramanda che nel 1267 vi fosse ordinato sacerdote il futuro san Nicola da Tolentino, fatto o notizia che sia che sarà tenuta nei secoli quale fonte di prestigio per la chiesa. Dal 1664, ovvero all’indomani della costruzione della nuova e più ampia cattedrale cittadina di Santa Maria Assunta, in piazza Maggiore, la chiesa passò ai padri Filippini, i quali, conservandone alcune strutture esterne, quali la facciata romanica col pregevole portale scolpito, ne modificarono radicalmente l’interno. Ciò a partire dal 1685 e avvalendosi della collaborazione del noto architetto romano Giovan Battista Contini. La nuova struttura fu consacrata e aperta nel 1694 e intitolata a San Filippo Neri. L'interno, di un sontuoso barocco, ornato di affreschi e pregevoli stucchi, ricco di dorature e di fregi, dai meravigliosi paliotti degli altari, conserva pregevoli pitture di autori del Seicento, quali Calandrucci, Marini, Conca Cignani e Fanelli. Di altrettanto sfarzo è la cornice dell’altare maggiore, con quattro colonne tortili che richiamano con ogni evidenza quelle del celebre Baldacchino della basilica vaticana di Bernini e Borromini. Pregevole la Sacrestia, a pianta ottagonale, dalla volta riccamente decorata. Sotto il presbiterio si trova quello che rimane di un suggestivo ambiente risalente al medioevo, noto come cripta o chiesa di S.Rocco, legato all’Arte dei Muratori di Cingoli. Sull’esterno, a chiusura della piccola area del sagrato, un sinuoso ed elegante parapetto polilobato, di gusto tutto barocco, e riferibile infatti allo stesso periodo del rinnovamento architettonico della chiesa sotto i Filippini.