La quintessenza del territorio
Cingoli, il balcone delle Marche
Cingoli, Provincia di Macerata
Visita i borghi più belli della provincia

Cingoli, il balcone delle Marche

I Borghi più belli d’Italia è un’associazione nata nel 2001 con lo scopo di promuovere e tutelare il patrimonio artistico e culturale dei centri storici della nostra penisola. Ogni piccolo borgo per entrare a far parte dell’organizzazione deve superare un iter di valutazione piuttosto selettivo che fungerà non solo come badge di attrazione turistica, ma anche, e soprattutto, come riconoscimento ufficiale del patrimonio storico che ciascun paese racchiude al proprio interno.

Nelle Marche sono 30 i borghi riconosciuti come i più belli d’Italia, la provincia di Macerata ne può vantare ben nove.
Il primo della lista è Cingoli, detto anche il balcone delle Marche, ed è anche il primo a inaugurare questa rubrica che ci accompagnerà alla scoperta del nostro territorio.

Le origini del nome

Cingoli, nome di derivazione latina che significa “sporgenza rocciosa”, è un paese di poco più di 10mila abitanti, sorto sulla cima del Monte Circe. Dalla sua sommità si ha una visuale mozzafiato che spazia dal Mar Adriatico al Monte Conero fino ad arrivare agli Appennini. Un belvedere naturale che attira turisti da ogni parte della regione e, perché no, anche d’Italia.

Edifici storici

La piazza, intitolata a Vittorio Emanuele II, rappresenta il cuore pulsante di un borgo che si contraddistingue per essere un luogo in cui il tempo sembra essersi fermato. Un locus amoenus, direbbero gli antichi letterati.

Il Municipio e la Cattedrale, situati all’interno della piazza e circondati da palazzi nobiliari, sono tra gli edifici principali del paese a meritare un approfondimento storico.

Il palazzo municipale, infatti, è caratterizzato da interventi architettonici appartenenti a epoche diverse. La sua costruzione più antica risale all’XIII secolo, mentre la sua struttura più esterna, richiesta dal governatore perpetuo Egidio Canisio da Viterbo, è del 1531, periodo in cui la corrente rinascimentale stava ormai giungendo al termine.

La chiesa di Santa Maria Assunta sorge sul luogo di un edificio preesistente dedicato al Santissimo Salvatore ed è stata costruita per il volere delle autorità ecclesiastiche che sentivano l’esigenza di avere un luogo di culto in grado di accogliere un elevato numero di fedeli. La chiesa è stata inaugurata nel 1654 ed elevata a Cattedrale nel 1726.

Oasi naturalistica

La città, oltre a godere di un panorama storico-artistico ben consolidato, possiede delle bellezze naturalistiche uniche nel loro genere.
Questo luogo rappresenta una delle mete predilette dagli uccelli migratori acquatici, tanto da avergli fatto guadagnare il riconoscimento di “Oasi Provinciale di Protezione Faunistica”. Anche l’area boschiva è estremamente florida per via della rigogliosa presenza di lecci e sclerofille sempreverdi.

Cosa vedere

Cingoli sa accontentare le esigenze di tutti i suoi visitatori, da chi preferisce immergersi nelle meraviglie storico-artistiche a chi ama perdersi nei boschi e godersi il profumo della natura.
Se sei qui di passaggio o per un breve soggiorno non puoi non visitare l’interno del borgo che riserva sorprese come la sopracitata Cattedrale, la chiesa di San Domenico, Via Maggiore, la Fontana di Maltempo e Porta Piana.
Al di fuori delle mura, una menzione particolare la meritano la collegiata di Sant’Esuperanzio e il Santuario di Santa Sperandia.
Se vuoi tuffarti in un’atmosfera più fiabesca e prenderti un momento di relax, allenta la tensione al Lago di Castreccioni o al Bosco delle Tassinete.
Se, invece, hai un animo più avventuriero, puoi scegliere diversi percorsi naturalistici, adatti a qualsiasi tipo di abilità e livello di esperienza.

 

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