Enogastronomia
Crescia fojata

Crescia fojata

La crescia fojata è anche detta “lu rocciu”, derivato, forse, dal verbo arrocciare, cioè avvolgere la sfoglia intorno al ripieno. Una costante per alcuni paesi è la presenza di sola frutta di stagione, come mele, fichi, noci, nocciole o mandorle, mentre un punto fermo per tutti sono le spezie e gli aromi: vaniglia, cannella, anice, limone grattugiato, rum.
Fiore all’occhiello del Comune di Fiuminata, che le dedica ogni anno nel mese di Agosto una festa, la crescia fojata si può gustare dall’autunno a primavera inoltrata.
Per la pasta

  • 300 farina 0 di media forza
  • 3 cucchiai di zucchero
  • 75 g di olio
  • 150 g di acqua bollente

Preparazione

Mescolare in una ciotola la farina con lo zucchero, uniamo l’olio e poi l’acqua bollente piano piano, lavoriamo con un mestolo sino ad ottenere un impasto morbido, copriamo con pellicola e lasciamo riposare almeno per 30 minuti.

Per il ripieno che va fatto il giorno precedente

  • 400 g mele tagliate finemente
  • 150 g uvetta
  • 30 g di sapa
  • 100 g di zucchero
  • 100 di mandorle tostate
  • 100 g di noci
  • 50 g di fichi secchi
  • scorza grattugiata di un limone bio
  • succo 1/2 limone

Preparazione

Mettete l’uvetta in ammollo con la sapa.
Sbucciate le mele e tagliatele a fettine sottili, tagliate i fichi a pezzetti piccoli.
Unite tutti gli ingredienti in una ciotola, irrorate con il succo di limone e lasciate riposare in frigo per tutta la notte.
Stendere l’impasto in una sfoglia il più sottile possibile, fatelo sopra una tovaglia leggermente infarinata, tenderà a rompersi facilmente ma non vi preoccupate potrete sempre fare dei “rattoppi”.
Distribuite il ripieno in modo uniforme e poi con l’aiuto della tovaglia arrotolate sino a formare un unico rotolo che poi chiuderete formando una spirale.
Spennellate la superficie con tuorlo leggermente sbattuto e mettete un po’ di zucchero.

Cuocere in forno preriscaldato a 180° sino a che la pasta non assume una colorazione dorata, se volete una volta fredda potete aggiungere dello zucchero a velo.

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