Amaro dei Sibillini
I fiori, le erbe e le radici venivano raccolte sui Monti Sibillini, ricchi di una flora spontanea assai diversificata: a metterle a frutto nel lontano 1868 un esperto e appassionato erborista che amava fare lunghe escursioni sui monti circostanti. La ricetta è gelosamente custodita dalla famiglia di Pievebovigliana (Comune di Valfornace) che, per tutelare questo liquore da eventuali imitazioni, sovrintende ed esegue tutte le operazioni più importanti. L’arte degli amari, nelle Marche, è tenuta viva dalla presenza di numerosi monasteri e abbazie, vere ancore di salvezza per la tutela e la trasmissione delle nostre più antiche tradizioni alimentari. L’ Amaro dei Sibillini è un liquore di colore ambrato scuro, alcolico a base d’erbe e radici locali, tonico, digestivo e corroborante.
Da Gustare
L’Amaro dei Sibillini è il digestivo ideale alla fine di un pasto abbondante.
Tecnologia di Lavorazione
Alla base del liquore vi sono le radici di genziana, le foglie e i fiori di genzianella e altre piante: si mettono in una caldaia con l’acqua, riscaldando col fuoco del camino alimentato a legna, lasciando cuocere lentamente. Successivamente si aggiungono alcol e miele vergine di api, lasciando decantare il tutto fino a quando non ha assunto un aspetto limpido. Questa lunga procedura conferisce una vasta gamma di gusti e aromi.