Passatelli in brodo
In passato alle donne che avevano appena partorito, le “puerpere”, si raccomandava di mangiare i passatelli in quanto, essendo una minestra piuttosto nutriente, favoriva la produzione del latte. Venivano utilizzati anche per dare forza ai bambini gracili e nutrimento ai convalescenti. Non sempre i contadini disponevano di tutti gli ingredienti necessari, quindi erano ritenuti un piatto raffinato riservato ai più benestanti e a coloro che ne avevano effettiva necessità.
Ingredienti
- 300 g di pane secco grattugiato
- 150 g di parmigiano grattugiato
- 8 uova intere
- buccia di un limone grattugiata
- sale, noce moscata
- brodo di carne
Preparazione
Impastare tutti gli ingredienti sulla tavola di legno; lavorare con le mani l’impasto che dovrà risultare ben sodo; se si dovesse sgretolare, aggiungere un po’ di latte. Lasciare riposare l’impasto in frigo coperto con un telo per circa un’ora. Passarlo un po’ alla volta nell’apposito apparecchio per passatelli o, se non lo si possiede, nel tritacarne senza coltelli e con la filiera a fori grandi o nello schiacciapatate con la foratura di maggior diametro. I passatelli si taglieranno con una lama di coltello, man mano che escono, ad una lunghezza di circa 10 cm. Cuocerli in brodo di gallina o di cappone.
Tratto da “Dizionarietto delle Tradizioni e del Mangiare” del sito della Comunità Montana dei Monti Azzurri.