La quintessenza del territorio
Esanatoglia, la città filetta
Visita i borghi più belli della provincia

Esanatoglia, la città filetta

I Borghi più belli d’Italia è un’associazione nata nel 2001 con lo scopo di promuovere e tutelare il patrimonio artistico e culturale dei centri storici della nostra penisola. Ogni piccolo borgo per entrare a far parte dell’organizzazione deve superare un iter di valutazione piuttosto selettivo che fungerà non solo come badge di attrazione turistica, ma anche, e soprattutto, come riconoscimento ufficiale del patrimonio storico che ciascun paese racchiude al proprio interno.

La storia

Esanatoglia è un borgo medievale che affonda le sue origini nel lontano 1015. Oggi conta poco più di 1990 anime, ma nonostante sia un piccolo centro abitato, le sue peculiarità architettoniche, avvolte da un velo di mistero, lo rendono un luogo turistico dal valore autentico.

Il suo toponimo odierno deriva dall’unione di due nomi Aesa e Anatolia. Il primo fa riferimento all’insediamento romano sorto lungo le sponde dell’Esino, il secondo alla Santa divenuta poi Patrona e festeggiata ogni 9 luglio.

Il paese, che si sviluppa attorno alla cinta muraria del castello, un tempo era chiamato “città filetta” per via dei suoi edifici di forma allungata e particolarmente sottili, che dall’alto gli conferiscono un aspetto “appuntito”.
Ogni occhio attento dall’alto noterà anche i famosi sette campanili che percorrono Corso Vittorio Emanuele, da Porta Sant’Andrea a Porta Panicale arrivando fino alla vallata di San Pietro.

Dal viale principale si diramano numerose stradine che fanno immergere il visitatore nella bellezza, a tratti quasi austera, di un borgo in cui ogni palazzo si fa portavoce di un pezzo di storia.

La chiesa più antica di Esanatoglia, di epoca romanica, è dedicata a Sant’Anatolia ed è stata edificata su un tempio di origine celtica.

Cosa vedere

I borghi medievali profumano di erbe e decotti, di fuochi accesi, di pergamene e di legno delle carrozze.
Un’aurea impenetrabile di sacralità, mista a tradizioni pagane e cristiane, è la prima cosa che si percepisce quando se ne visita uno.

Per chi ama recarsi nei luoghi di culto, la Chiesa di Sant’Anatolia è il luogo perfetto in cui perdersi tra diversi stili architettonici: l’esterno è caratterizzato da un bellissimo portale romanico in pietra, mentre l’interno è di origine settecentesca e ospita il fonte battesimale e l’altare dedicato alla Santa.

Altri luoghi di interesse sono Palazzo Varano, sede odierna del Municipio, ricca di affreschi di epoca medievale ritrovati a seguito del restauro post-sismico del 1997; Fonte del Borgo, fontana, in pietra di fiume, caratterizzata da due vasche, una per animali e una per persone e la Chiesa di San Martino.

Chi invece preferisce entrare in contatto con il proprio io e meditare a più di 700 metri sopra il livello del mare, può visitare l’Eremo di San Cataldo, costruito su una vecchia torre di avvistamento o l’Eremo di San Pietro, entrambi luoghi detentori di un’atmosfera sacrale.

Natura e sport

Il Parco delle Vene è un parco naturalistico caratterizzato da una vastissima presenza di lecci, carpini neri, cascate e sentieri da percorrere a piedi o in mountain bike.
La zona offre anche numerosi percorsi adatti agli amanti delle due ruote a motore, vantando un crossdromo di rilievo internazionale.

Curiosità

  1. Si narra che il nome del fiume Esino derivi dal dio celtico della guerra, Esus.
  2. Esanatoglia ha rappresentato le Marche al contest “Il Borgo dei Borghi 2023” della trasmissione di RAI 3, il Kilimangiaro, e si è posizionata al 15° posto.
  3. Il crossdromo comunale in passato ha ospitato cinque edizioni del GP d’Italia del Campionato del Mondo di Motocross.
  4. Dal 30 aprile al 1 maggio 2023 il borgo è stato tappa degli “Internazionali d’Italia Series XCO MTB”.
  5. Anche nel 2023 Esanatoglia ottiene la “Spiga verde”, il riconoscimento della FEE (Foundation for Environmental Education) per i comuni che promuovono uno sviluppo rurale sostenibile.
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